La conversazione è un ottimo modo per esercitarsi e apprendere al meglio la lingua inglese. Tuttavia, non bisogna mai sottovalutare la corretta pronuncia dei termini stranieri.
Infatti, molti termini inglesi si scrivono in modo simile ma si pronunciano in maniera diversa, per cui durante il dialogo è piuttosto frequente incappare in errori di pronuncia che possono far nascere grandi incomprensioni.
Scopriamo insieme quali sono alcuni degli errori legati alla pronuncia scorretta dei termini inglesi.
Quando si vuole apprendere una lingua straniera, l’ascolto e la conversazione sono un ottimo allenamento: favoriscono l’assimilazione di nuovi termini, oltre a migliorare la fluency.
Spesso però, quando si è più abituati alla lingua scritta e si ha poca esperienza nel parlato, può capitare di commettere involontariamente errori di pronuncia e correre il rischio di confondere l’interlocutore, o nei casi più gravi, di stravolgere completamente il senso di una frase.
Non dobbiamo quindi stupirci se il nostro interlocutore inizia a guardarci stranito, soprattutto se il dialogo avviene con una persona madrelingua!
Ecco perché è fondamentale non sottovalutare mai l’importanza della pronuncia. Ogni lingua presenta delle lievi sfumature che possono cambiare completamente il significato del discorso: ci vuole un attimo a scambiare Roma per Toma!
Ogni lingua utilizza una serie di “suoni”, o fonemi, che non è quasi mai condivisa al 100% con le altre lingue.
Per questo motivo noi italiani, specialmente quando muoviamo i nostri primi passi nell’inglese parlato, non abbiamo familiarità con i fonemi specifici della lingua inglese e tendiamo a utilizzare quelli italiani che ci assomigliano di più. Scopriamo assieme alcuni esempi:
In inglese, la pronuncia delle vocali si distingue anche tra lunghe e brevi, portando non solo a un’intonazione diversa, come avviene in italiano, ma anche a significati completamente distinti. Un errore piuttosto frequente e che spesso crea imbarazzo è la pronuncia della parola “sheet“, che ha una “i” lunga, ma che molti italiani pronunciano con una “i” troppo corta, come quella della parola “sh*t“. Lo stesso accade con parole come “feet“, dove la “ee” è una “i” lunga, ma viene pronunciata erroneamente come “fit“.
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Pronunciare male le parole può causare misunderstanding: una lieve differenza di pronuncia può portare a malintesi che talvolta possono risultare comici, o nei peggiori casi, offensivi.
Ecco 7 esempi di parole con pronunce simili ma significati diversi:
Attenzione quindi a evitare questi scivoloni: allenarsi all’ascolto e seguire un corso di lingue tenuto da docenti madrelingua può sicuramente aiutare a migliorare la pronuncia.
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