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Gli idiom più interessanti per chi impara l’inglese

Gli idiom più interessanti per chi impara l’inglese

La lingua inglese possiede molti idiom, ovvero espressioni idiomatiche o “modi di dire”, che vengono usati di frequente e in contesti particolari.

Alcuni tra questi modi di dire sono davvero caratteristici e possono essere utili per arricchire il proprio bagaglio linguistico e apprendere in modo più completo questa lingua.

Scopriamo insieme alcuni tra i più interessanti!

Cosa sono gli idiom?

“Il mio collega non ha peli sulla lingua!”
“Non battere la fiacca!”

Queste espressioni, molto conosciute e diffuse anche nella lingua italiana, in inglese vengono chiamate “idiom”, e sono locuzioni che esprimono un significato specifico in quella lingua, dando più colore al discorso. Molto spesso vengono utilizzati anche per rafforzare un concetto o per spiegarlo con maggiore efficacia.

Gli idiom sono modi di dire prestabiliti: non possiedono un senso letterale, ma figurativo, e di conseguenza non possiedono un significato universale. Sono quindi espressioni particolari che possiedono significati peculiari propri di una o più lingue.

Per questo motivo, è fondamentale conoscerne il significato ed evitare di tradurli da una lingua ad un’altra perché quasi tutti perderebbero il loro senso originario.

Il modo migliore per utilizzarli in una lingua diversa sarebbe trovare un’espressione in quella lingua che abbia un significato simile a quello originale.

Perché sono utili per imparare l’inglese?

Quando ci si impegna a studiare una lingua straniera, oltre allo studio approfondito della grammatica e delle regole sintattiche, comprendere il significato degli idiom è importante per 3 motivi:

  1. Acquisire una buona padronanza linguistica: conoscere gli idiom è utile per comprendere al 100% il significato di un discorso in lingua inglese, migliorando la propria capacità di comprensione.

  2. Ampliare il vocabolario: Apprendere gli idiom significa imparare espressioni linguistiche più colloquiali o particolari e riuscire a comunicare utilizzando anche un registro più vicino a quello del parlato quotidiano.

  3. Scoprire curiosità sulla cultura di riferimento: come detto sopra, le espressioni idiomatiche variano in base alla cultura e alla lingua. Ad esempio, il modo di dire “essere al verde” viene usato in Italia per indicare un’assenza di liquidità. Questa frase deriva dalle usanze antiche del XVI secolo quando, a Firenze, nelle aste pubbliche del Magistrato del sale si utilizzavano delle candele bianche con la base verde per indicare il tempo disponibile per fare la propria offerta. Quando le candele raggiungevano l’estremità verde, significava che il tempo era scaduto e non era più possibile effettuare offerte.

Gli idiom più interessanti

Alcuni idiom possono ricordare situazioni buffe, e migliorare l’inglese attraverso lo studio di queste espressioni può essere davvero molto divertente.

Abbiamo quindi raccolto per voi alcuni degli idiom inglesi più particolari e interessanti:

  • To have bigger fish to fry – non si parla di pesci veri e propri, ma dell’avere problemi ben più grossi o più urgenti a cui pensare. In italiano non abbiamo un modo di dire che corrisponde al 100% a questa espressione. “Avere una bella gatta da pelare” ci si avvicina, ma ha una sfumatura leggermente differente, che a sua volta assomiglia di più al “it’s a hard nut to crack” inglese!

  • To cost an arm and leg – l’espressione ha origine in America dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale parecchi militari hanno perso le braccia o le gambe nei combattimenti. Questo idiom rappresenta l’alto prezzo pagato dai soldati per la guerra ed è entrato nell’uso comune per indicare qualcosa di molto costoso. Il suo corrispettivo in italiano ha sempre a che fare con delle parti del corpo: “costare un occhio della testa”.

  • It’s raining cats and dogs – questo idiom, che veniva utilizzato per indicare un acquazzone, è ormai passato di moda, e vi sconsigliamo di utilizzarlo. Lo citiamo ugualmente perché nelle scuole italiane viene ancora insegnato, e perché le sue origini, seppur incerte, sono comunque interessanti. Qui per brevità ne riportiamo solo una: in passato i marinai credevano che i gatti avessero il potere di influenzare i temporali, mentre i cani, spesso raffigurati o citati insieme al dio norreno Odino, erano associati alle tempeste. Perciò, all’arrivo di una tempesta violenta, la gente avrebbe affermato che sarebbe stata causata da gatti (portatori di pioggia) e cani (simbolo del vento).

  • The final straw that broke the camel’s back – viene usato per indicare quando, dopo una serie di sgradevoli vicissitudini, l’ultimo episodio, per quanto minimo o banale possa sembrare, diventa così decisivo da far degenerare la situazione. Letteralmente sarebbe “l‘ultimo filo di paglia che spezzò la schiena del cammello” e viene tradotto in italiano con l’espressione “la goccia che fa traboccare il vaso”.

  • Break a leg! – se parlando in inglese dovessero dirvi una frase del genere, non abbiate paura: non vi stanno augurando di rompervi una gamba, ma vi stanno dicendo “in bocca al lupo!”. Una delle possibili spiegazioni di questa espressione sembra derivare dal teatro: nell’antica Grecia gli spettatori non applaudivano ma battevano i piedi a terra. Per questo motivo si diceva che se la performance fosse stata particolarmente gradita, avrebbero battuto i piedi così tanto da rompersi una gamba.
 

Insomma, risalire al significato degli idiom dall’inglese può non essere così intuitivo in un primo momento. Imparare ad utilizzarli, tuttavia, permette di ampliare la propria conoscenza della lingua e perché no, di fare anche bella figura ad una cena spiegando un aneddoto che nessuno conosce!

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